Siracusa. Hernan duttile e puntuale – La Guira c’è
Il team Caruso-Basile, con il duttile e coriaceo Hernàn, mette le mani sul Premio Endo, Condizionata da 11 mila che è corsa più dotata del convegno andato in scena, ieri pomeriggio all’ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Il portacolori di Alessio Laudani allunga sul finale e si stacca dagli inseguitori, capeggiati da Alfie Solomons e Live On Stage.
Un Vincenzo Caruso che insieme a Salvo Basile riescono a fare vincere in apertura anche American Pie, che riconferma il buon debutto tra i giovanissimi di 2 anni. Qui, migliora Sound Of Love e si rifà Jazz Rhapsody.
La conclusione del convegno, invece, è affidata alla Tris-Quarte-Quinte. L’attesa La Guira è pronta a districarsi dal gruppone bel riunito in dirittura di arrivo. Ci sono da sfruttare i previsti 1500 metri di pista grande del Premio Miller Time. Lungo la corda viene spronato dal capace Gabriele Cannarella che calibra forza e tempi per portare alla vittoria la portacolori di Giuseppe Bastante. Anche se collocata in alto nella perizia Principessa Rugby riscatta l’ultima più opaca prestazione; conferma di esserci Dream My Love. Sfruttano il pesino Toute Love e Amore Fatato. Gabriele Cannarella così fa bis in giornata visto che nella corsa precedente trova il successo con un Regal Vega che finalmente trova forma e condizione e anche una bella quota pagata al vincente. Piacciono i selettivi 2300 metri di pista grande a Vega Magic che con Antonino Cannella in sella sigla il Premo Maslow. Tra i 3 anni del Premio Monarca Rebellion mostra mezzi ancora inespressi e dà soddisfazione al team Salerno-Restuccia-Bossa
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All’Ippodromo Snai San Siro di Milano una bella giornata di corse che fa antipasto a quella domenicale che vedrà le due Listed con il Premio Incisa della Rocchetta e il Premio Bereguardo. Clou della 31^ giornata il Premio dell’Avvenire e poi il Bormio. Per la prova che di fatto rappresenta la prima tappa in vista del Primi Passi del prossimo 30 giugno, il vincitore è stato Sogno Infinito, lo ritroveremo al via quel giorno, avendo siglato in assoluta scioltezza; per l’ospite romano del signor Vitale si è trattato di bissare il successo del debutto, in cui aveva lasciato la stessa impressione ottima e sarà uno con cui tutti dovranno fare i conti. Un buon secondo posto alle sue spalle per Dream Of Reality, brava anche lei a confermare l’esordio incoraggiante e con una vittoria in maiden che dovrebbe arrivare presto.
I 2 anni avevano a disposizione anche una maiden sui 1.200 metri per il Premio Bormio, con un betting molto frizzante e con Finisterra che metteva tutti d’accordo dopo aver preso in mano la situazione fin dal via; per la Charm Spirit di Davide Livermore è stato un bel passo avanti dopo la sua introduzione, e non sembra solo per il fatto che abbia accorciato la distanza. Le inedite Alix De Gold e Contagion completavano il podio dopo aver mostrato entrambe di avere delle belle potenzialità, soprattutto la prima citata.
Dal punto di vista tecnico, era molto interessante l’handicap per le femmine di 3 anni ed oltre sui 1.800 metri per il Premio Teti, con un campo ristretto ma di buon livello, e soprattutto con una vigilia improntata al sottile equilibrio. Un equilibrio che si riscontrava anche in pista, con una lotta a quattro molto intensa che Sopran Kalypso risolveva a suo vantaggio nella volatona che si sviluppava all’ingresso in retta. Una crescita costante per la Harzand della Equos Racing Team, che batteva la front-runner Solo Mia, tre volte seconda nelle ultime tre, con Doesn’t Make Sense terza vicinissima e Alma Hera calata solo negli ultimi 100.
I 3 anni, per Premio Arluno, avevano invece a disposizione un paio di handicap di categoria ordinaria divisi per distanza. Nessuna sorpresa in quello sul miglio, con la favorita Amola che chiudeva con autorità il suo percorso d’avanguardia, non dando mai l’idea di poterla perdere, soprattutto nel finale, quando si è staccata bene dal tentativo di Kraram, mentre Happy Horse finiva bene dalle retrovie.
La sorpresa, invece, c’è stata in quello sul doppio chilometro in chiusura di giornata nel Premio Cassinetta, con Sopran Mizar che sfruttava il lavoro sporco in avanti di Zaandam, partendo in deciso contropiede e tenendo agevolmente botta fino alla fine.
L’apertura di pomeriggio invece era per le amazzoni e i cavalieri con il Premio delle Patronesse, con un handicap sul doppio chilometro che ha visto un arrivo elettrizzante tra Curandero e Agent Zero, con quest’ultimo che pizzicava a fi di palo il suo avversario dopo un testa a testa spettacolare.
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