1ª corsa – In apertura festeggiava la sua prima vittoria in carriera il giovane Leonardo Brandazza in sella a Rapture per Barbara Migliaccio e Luigi Jack. Dopo andatura forsennata, imposta da Don’t Complain inseguito da Gordon Gekko, sulla piegata conclusiva si profilava la sagoma della vincitrice che in breve sorvolava i rivali per vincere a paletti. Dalle retrovie recuperavano bene Salsapoppy e Time Sky, che riuscivano a prendersi la seconda e terza piazza sul calo di Gordon Gekko. Quinta Inaspect.

Gioco: Salsapoppy proposto a 8/1 attirava qualche puntatore, anche Sopran Efeso a 5/1.

Leonardo Brandazza – Rapture mi ha regalato il gusto della prima vittoria in carriera. Pensavo che 1500 metri fossero pochi per il rientro ma ha sempre viaggiato bene e si è distesa al meglio in dirittura.

2 ª corsa – Tornava al successo She Looks Like Fun nella prova sui 1400 metri. La femmina di Eugenio Goldin, montata da Ivan Rossi, sprintava per linee interne dopo aver seguito per buona parte della corsa la leader Bonjour Tristesse. Quest’ultima calava nel finale sotto gli attacchi dei due di Valeria Toccolini, ovvero Sos Help e Bridge Dino, che terminavano nell’ordine alle spalle della vincitrice. Da segnalare all’apertura delle gabbie il doppio inginocchiamento: Bias Power con Gabriele Malune riusciva miracolosamente a rimanere in sella, mentre Andrea Deias veniva scaraventato a terra senza conseguenze da Stealth Mode.

Gioco: Bridge Dino appoggiato a 18/10 ma anche She Looks Like Fun a 4/1.

Ivan Rossi – She Looks Like Fun non ha gradito i terreni duri di Milano, appena ha tastato il morbido della sabbia ha ritrovato la forma.

3 ª corsa – Era match sulla carta e al betting: lo è stato anche in pista. Si Staccavano in lotta in retta d’arrivo i due allievi di Alduino e Stefano Botti con la femmina Dove e Quando che riusciva solo negli ultimi metri a mettere la testa davanti al rivale Ponchia, targato Quafin. Un bel duello a fruste alzate tra Dario Vargiu e Mario Sanna, con quest’ultimo che aveva la meglio proprio nei pressi del traguardo. Terza a distacco Rose of Thunder, mentre Sopran Perseo creava qualche grattacapo dietro alle gabbie perdendo un ferro.

Gioco: Dove e Quando monopolizzava il betting un filo sopra la pari. Ponchia un po’ trascurato a 2/1.

Mario Sanna J. – Dove e Quando ha goduto della corsa perfetta, così come l’avevamo studiata a tavolino. È stata una bella soddisfazione vincere un testa a testa contro Dario Vargiu.

4ª corsa – Nel test per veri specialisti del dirt preapino tornava in auge Alshalaal. Sul tracciato amico veniva a risolvere la contesa con una progressione delle sue, senza lasciare scampo ai rivali, tra i quali Rocolett, che tentava un vano inseguimento al pari del top weight Americanism, che pagava dazio con il fardello in sella, in una gara sempre da protagonista ai lati del leader Mystic Knight, un filo deludente battuto già a traguardo lontano. Bis per il team Goldin-Cherio e doppio anche per Ivan Rossi, sempre molto confidente in sella girando largo.

Gioco: Rocolett giocato da 5/1 a 3/1.

Ivan Rossi – Alshalaal? Easy! C’ero su io, con me parte sempre! In arrivo è passato di forza!

5ª corsa – Chiudevano i 3 anni con un handicap sul chilometro e mezzo. Confermava il bel successo milanese Sopran Ares replicando sul tracciato prealpino con un finale super per andare a prendere la fuggitiva Etoile de Vallarsa, che aveva provato a giocare d’anticipo con tattica d’avanguardia. Fabio Branca, piuttosto confidente in sella al portacolori dell’Insubria Horse Racing allenato da Bruno Grizzetti, muoveva solo nel finale, quel tanto che bastava per pizzicare la leader iniziale. Al terzo posto chiudeva con un finale potente, quanto tardivo, Kenji.

Gioco: Donna giocatissima in apertura a 1 e 1/2 per chiudere sotto la pari.

Fabio Branca – Sopran Ares ha avuto svolgimento perfetto ma ha vinto bene. Davanti hanno fatto tanta andatura e ci hanno tirato la volata in arrivo.

Jacopo D’Elia & Liliana Pennati in collaborazione con Trotto&Turf