La prima domenica di maggio a San Siro proponeva un programma ricchissimo, con in copertina naturalmente la prima pattern in piano della stagione, il Premio Ambrosiano, Gruppo 3 sui 2000 metri in pista grande per cavalli anziani, quest’anno in versione-super vista la presenza massiccia e agguerrita di ospiti stranieri. E gli stranieri, come era prevedibile, si sono presi tutto, probabilmente favoriti anche dal terreno a loro congeniale. La vittoria non è sfuggita al favorito Grocer Jack, un tedesco solido come una roccia, capace di comportarsi onorevolmente e soprattutto con grande continuità di rendimento in contesti qualificati in Patria ma anche nei tentativi in Francia. L’allievo di Waldemar Hickst restava sul quarto posto nel Prix Exbury Gr.3 vinto da Skalleti a Saint-Cloud, e sulla pista milanese ha confermato tutta la sua solidità: Marco Casamento l’ha montato con fiducia, a centro gruppo mantenendo la destra libera, in retta ha mosso presto all’attacco e già ai 400 finali è passato, contrastato da Shalamba che lungo il percorso aveva seguito la battistrada Stex: nel testa a testa, il tedesco ha più volte deviato verso l’interno sulla portacolori dell’Aga Khan che poi ai 100 finali ha lasciato via libera al rivale che ha così proseguito sicuro verso il traguardo, centrando la seconda vittoria della carriera e la prima pattern. La giuria è intervenuta per visionare il filmato, ma l’ordine di arrivo è stato confermato. Shalamba ha perso anche il secondo posto da No Limit Credit, mentre Nubius è finito bene a centro pista al quarto posto precedendo Wonnemond e Stex, quest’ultima calata nettamente dopo gara di testa. In pratica, i sei stranieri hanno occupato i primi sei posti: il migliore degli italiani è stato Ornais, venuto a rimontare nel finale Siberius; Azzurro Cobalto e Aldrodovar hanno corso nelle prime posizioni ma si sono spenti presto in retta appena il gioco si è fatto duro, Agnes non ha saputo cambiare passo, Masterwin ha provato ad avanzare da fondo gruppo ma non ha recuperato.
Dopo la tripletta di sabato, uno scatenato Mario Sanna ha fatto scintille anche nel convegno domenicale firmando un doppio: e che doppio! Nel Premio Emanuele Filiberto Listed, il test per cavalli di 3 anni che guardano al Derby, le attenzioni di tutti erano rivolte sull’imbattuto Vento di Passioni, vuoi per le promettenti impressioni destate nel Donatello prima e nel San Giuseppe poi, vuoi per la paternità di Frankel che da sola basta a stuzzicare la fantasia. Il portacolori della scuderia Incolinx ha provato a onorare il ruolo di favorito, ai 500 finali ha mosso dalla coda del gruppo e con azione potente ha sorvolato il gruppo passando in vantaggio prima dell’ultimo furlong, ma Mariolino Sanna è stato abilissimo a piazzargli alle calcagna Flag’s Up che poi nei 200 finali lo ha sopravanzato, e anche con una certa facilità. Dopo il secondo posto nel Premio Arconte, Dario Vargiu era stato buon profeta dichiarando che il figlio di War Command poteva esprimersi meglio allungando la distanza: il team lo ha ascoltato e i risultati si sono subito visti, anche se in realtà in questa prova non c’è stata grande selezione (Glenearn al comando ha portato a spasso il gruppo nella prima parte di gara): però Flag’s Up possiede anche un cambio di marcia che fa male e dopo questa vittoria sarà uno dei più attesi per il prossimo Nastro Azzurro. Vento Di Passioni ha perso l’imbattbilità ma ha dato l’impressione che si sia anche un pò piantato appena passato al comando. Wild Explosion ha completato un podio tutto targato “Alduino Botti” rimontando l’ospite Blue Horizon per il terzo posto.
Bellissimo anche il successo ottenuto da Mario Sanna in sella a My Grey Hope nel Premio Sopran Londa, l’Handicap Limitato sui 1600 metri in pista grande per femmine di 3 anni e oltre: l’allieva di Valeria Toccolini ha piazzato la zampata a metà retta passando in vantaggio ai 250 finali, e sul palo ha conservato un minimo vantaggio salvandosi dal gran finale di Come To Run (pronta a colpire a breve), mentre Stella di Mantova ha riscattato l’ultima opaca prestazione chiudendo terza su Moorland Spirit, contrastata nella corsa d’avanguardia da Gaeta, quest’ultima calata nettamente nei 300 finali.
Non paga del successo della grigia My Grey Hope, Valeria Toccolini ha fatto suo anche il Premio Muggio’, l’handicap sui 1500 metri in pista grande per cavalli anziani, portando personalmente al traguardo Bridge Dino: in ordine spettacolare, il grigio da Dragon Pulse ha replicato la vittoria del 10 aprile (ottenuto sempre con la sua preparatrice in sella) venendo a regolare di misura il battistrada Trevithick al termine di un arrivo molto combattuto, che ha visto Sorry Too Late, She Looks Like Fun, Cima Devil e Miramar Air Base terminare molto vicini.
In barba alla resa di chili, Badram non ha deluso le attese siglando da favorito il Premio Salselon, la condizionata sui 1600 metri in pista grande: già brillante al rientro nel Natale di Roma Listed (battuto solo in zona traguardo da Frozen Juke), il portacolori della Dormello Olgiata ha assolto con grande autorevolezza all’ingaggio odierno, mettendosi in moto con una lunga progressione in retta per passare netto nelle battute finali, sicuro nelle mani di Carlo Fiocchi. L’allievo di Santini può adesso guardare con fiducia al Premio Vittadini, dove troverà rivali di spessori ma arrivandovi in ottima condizione. Bene anche Sean: secondo dal via, il tedesco si è presentato per primo sul battistrada Villabate, è passato ai 300 finali e ha provato vanamente a reggere l’urto del dormelliano prima di lasciargli via libera. Win The Best si è presentato in prima linea a metà retta ma non ha saputo perseverare e ha chiuso terzo: male Villabate, a corto di argomenti già a metà retta nonostante fosse stato lasciato libero di impostare il ritmo, e male anche Zoman, che non è riuscito a ritrovarsi neppure con l’applicazione del paraocchi.
Nel Premio Ceriano Laghetto, l’handicap sui 2000 metri in pista grande per cavalli anziani, Ser Geim ha ritrovato la vittoria che mancava addirittura da novembre 2019 (anche se dopo il successo nel Premio Carlo Porta il cavallo di Ridha Haboubi era stato a lungo lontano dalle piste). Merito probabilmente anche del gradito terreno pesante: il figlio di Kingsfort ha cambiato letteralmente volto rispetto alle ultime esibizioni e con Sara del Fabbro in sella si è “mangiato” i rivali, passando ai 300 finali e allungando sicuro verso il traguardo. Secondo dal via dietro Notturno Ligure, Cuore del Grago (altro specialista del terreno) ha lottato per tutta la dirittura e ha chiuso secondo precedendo Heartothesea, autore di bella progressione dalle retrovie insieme a Duchessa d’Alba, con Solfeggio quarto tra i due.
La finale del Premio Ines e Sebastiano Bottanelli ha regalato una bella soddisfazione al team Vitabile grazie al portacolori di casa Heartfield. Il figlio di Orpen ha corso coperto in gruppo, è avanzato tra i cavalli in retta trovando un bel varco ai 300 finali che il bravo bravo Simone ha prontamente sfruttato: Heartfield è passato, ha allungato e non si è fatto avvicinare, mentre Gran Pierino ha avuto qualche problema a liberarsi a metà retta, ma appena si è messo sulle gambe è finito bene rimontando Bufera per il secondo posto. (fonte : ippodromimilano.it)
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Premio Ambrosiano | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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