VENERDÌ 3 LUGLIO 2015. #Tattersalls July Sale 2015. 803 lotti in catalogo a Newmarket, ecco l’asta dei cavalli in allenamento di metà estate
Aste di cavalli in allenamento, che bellezza. Affari per ogni tipo di tasca, anche quest’anno noi di Mondoturf di concerto con la bloodstock agency Horses & Jockeys (nuova nel panorama degli agenti) saremo presenti in loco per cercare di soddisfare le vostre esigenze. Contattateci se avete in mente di comprare un cavallo, abbiamo studiato completamente il catalogo, preso i riferimenti giusti, le informazioni più succose per avere nei presupposti una serie di candidati papabili ottimi per le corse italiane, sani, corretti, senza problemi e con il rating giusto a seconda del prezzo che si vuole pagare. Insomma, abbiamo i migliori compromessi possibili nelle nostre mani.
Le Tattersalls July Sale saranno in programma a Newmarket tra l’8 ed il 10 Luglio, passeranno 803 cavalli, ed è disponibile il catalogo cliccando su questo LINK pubblicato il 15 Giugno scorso. Il catalogo numericamente è aumentato rispetto ai 757 lotti del 2014, quest’anno ci sono più di 650 cavalli tra quelli in training (maschi, femmine etc) e 150 fattrici che però in questo caso ci interessano relativamente anche se abbiamo dato uno sguardo alle proposte, scovandone alcune veramente interessanti per chi decide di comprare una fattrice. Sicuramente siamo entrati più decisamente nel discorso cavalli in allenamento. L’asta inizierà mercoledì 8 e finirà venerdì 10, molti i dispersal presenti dei più grossi complessi allevatori quali quelli dell’Aga Khan Studs, Cheveley Park Stud, Darley, Juddmonte Farms, Moyglare Stud e Shadwell Estates. Il dispersal più grande è quello del Principe Khalid di Juddmonte, che metterà all’asta figli o cavalli provenienti da alcune delle migliori famiglie mondiali quali quelle di Danehil, Empire Maker, Midday, New Bay, Oasis Dream, Rail Link e Tossaud. Il draft di Shadwell conta 36 cavalli, il Darley 115 lots di vari allenatori. Senza dimenticare quegli allenatori inglesi noti per “trascurare” cavalli che in altre nazione fanno la fortuna di quegli altri allenatori, come quelli italiani, capacissimi nel valorizzare taleti e doti che, in Inghilterra, è difficile far emergere.
Come detto, noi siamo a vostra disposizione se siete alla ricerca di un cavallo abile ed arruolato, qualificato per buone categorie italiane e che non costa un occhio della testa. Abbiate fiducia! Se siete interessati contattateci al seguente indirizzo email: horsesandjockeys@gmail.com.
In alternativa, godetevi i risultati.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A VENERDÌ, LUGLIO 03, 2015
USA: American Pharoah, triple crown winner, rientrerà a Monmouth Park. Obiettivo Haskell Invitational G1 del 2 Agosto
Che fine ha fatto American Pharoah? Tranquilli, tutto bene. Il cavallo che ha riscritto la storia vincendo la triple crown un fottio di anni dopo Affirmed1978, correrà il prossimo 2 Agosto a Monmouth Park nell’Haskell Invitational G1 secondo quanto dichiarato dal suo proprietaro Ahmed Zayat. Il 3 anni sarà ovviamente il favorito della corsa per Bob Baffert che ha vinto questa corsa 7 volte. Si tratta di una tappa fondamentale per tenere in forma il figlio di Pioneerof The Nile (Empire Maker) sulla lunga strada che lo porterà a tentare il Breeders Cup Classic G1 prima di, noi pensiamo, un ritiro in razza che avverrà a fine stagione per conto Coolmore che ne ha acquistato i diritti stallonieri prima dell’impresa di Belmont. Il 29 Giugno scorso il campionissimo ha breezato 3 furlongs (600 metri) in :36 2/5 a Santa Anita Park.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A VENERDÌ, LUGLIO 03, 2015
Italians: Crackerjack King, Derbywinner 2011, stallone in Australia. In America Biz The Nurse quarto a Belmont Park
Toh, chi si rivede. Il grigio Crackerjack King (Shamardal), vincitore di Derby G2 e di Repubblica G1 in Italia e poi acquistato dagli australiani per una campagna che mai ha lasciato grosse impressioni, anche a causa di infortuni abbastanza seri, è “ricicciato” nelle ultime ore figurando tra gli acquisti da parte del gruppo Southern Cross Breeding and Racing per funzionare come stallone nel sud dell’Australia. Dunque un pò di Italia che ancora viene fuori dalle tante storie, nonostante la crisi che ci castra da molti anni.
Allevato dalla Azienda Agricola Allevamento Deni, il figlio di Shamardal (Giant’s Causeway) che in Italia era della Effevi, è prodotto della incredibile Claba Di San Jore (Barathea), a sua volta venduta in Inghilterra e madre di qualche figlio di Dubawi. Si tratta di un mezzo fratello dei vari Jakkalberry ed Awelmarduk, senza dimenticare Joyful Hope e Bois Joli, madre di altri promettenti campioni ed uno di questi è Circus Couture, dernier cri sul tema del miglio in Italia. Insomma, una famiglia tostissima. Crackerjack ha corso 14 volte, ha vinto in 7 occasioni tra cui il Derby G2 dove strapazzò Cazalse Danedream, in seguito vincitrice di Arc e di King George. Nel 2012 una esperienza a Sandown nelle Eclipse G1 dove arrivò quinto di Nathaniel, poi un quinto a Chicago nell’Arlington Million G1 ed in seguito continuò la sua carriera in Australia dove al massimo è arrivato terzo nelle Underwood Stakes G1 del 2014 a Caulfied. Insomma, il talento non gli è mai mancato. Il 7 anni funzionerà come stallone presso l’Oakside Park, ad Hahndorf, al tasso di A$4,000 (£1,951/€2,747).
Intanto nella notte tra giovedì e venerdì a Belmont Park si è rivisto in pista Biz The Nurse (Oratorio), Derbywinner 2013, che non è riuscito ad andare oltre ad un quarto posto in una condizionata sui 2200 metri in erba, in una corsa vinta da Iron Power (Mizzen Mast). Il video è disponibile QUI, cercando tra i risultati dell’ottava corsa di Belmont del 2 Luglio. Il risultato completo QUI.
Biz The Nurse, allevato dalla famiglia Parri, aveva cominciato bene la campagna americana vincendo subito ma poi non riuscendo a replicare. La sua campagna agli ordini di Tom Albertrani al momento lo vede con 4 corse disputate, un primo, 2 quarti ed un np.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A VENERDÌ, LUGLIO 03, 2015
Calo dei nati in Italia, una escalation continua! Nel 2014 solo 620 nati, nel 2015 ancora meno. Disperso un patrimonio
Nei giorni scorsi è stato lanciato l’allarme anche dal Racing Post che ha pubblicato una piccola inchiesta sui nati in Italia. Dopo la crisi che ha colpito la nostra ippica, si è registrato un decremento delle nascite che già molti di noi conoscevamo. Basti pensare che nel 2010 i nati erano 1558, scesi fino ai 1000 del 2013, mentre è preoccupantissimo il dato del 2014 con solo 620 cavalli registrati al Ministero dell’Agricoltura senza ancora avere i dati del 2015 che potrebbero essere ancora più sanguinosi. Praticamente, è possibile non riesca nemmeno l’asta selezionata dei prossimi anni. Un dato allarmante figlio delle conseguenze che stiamo pagando dal crash del 2008.
Nel 2014 il numero è in calo del 63% rispetto al 2009. In Inghilterra, per intenderci, il calo è stato del 23% con 4,328 nati, mentre nel 2014 i foal irlandesi sono stati 7,999, in ribasso rispetto ai 10,167 del 2009 ma in crescita nel 2013. Dispiace, insomma, che la patria di Nearco, Ribot, Falbrav, sia ridotta in queste condizioni. Ricordiamo che le corse in un paese si possono correre anche senza allevamento (vedi Hong Kong), ma una dispersione di un patrimonio come quello italiano è delittuoso. Un fiore all’occhiello per tanti anni, ora smantellato completamente. Anche perchè per costruire un sistema solido ci vogliono anni. Ora, invece, molte delle fattrici migliori sono state vendute, alcuni complessi sono oramai stabili all’estero, altri non investono. E questo non è bello. Anche all’estero ora lo sanno.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A VENERDÌ, LUGLIO 03, 2015
GIOVEDÌ 2 LUGLIO 2015. Deceduto #Overdose. Il proiettile ungherese che fece innamorare una nazione, si è spento per una colica
Non è mai stato fin troppo fortunato, sebbene abbia costruito la sua carriera sulle imprese inattese. Alla fine però, si è chiuso un cerchio. Il champion sprinter Overdose (Starborough) è deceduto nei giorni scorsi a causa di uno dei problemi mai risolti nel mondo del purosasngue: Una colica ha posto fine alla sua esistenza. Si tratta di uno dei più forti cavalli ungheresi di tutti i tempi, soprannominato “The Budapest Bullet”, capace di una bruciante accelerazione in partenza portata sempre fino in fondo. La sua storia è cominciata nel ring di Tattersalls dove fu acquistato per sole 2,000gns da Zoltan Mikoczy che ne vide delle doti. Da li una escalation incredibile di risultati. In patria è rimasto imbattuto per molto tempo fino a quando i suoi uomini non decisero di tentare l’esperienza all’estero, portandolo a calcare grandi palcoscenici come quelli di Longchamp, Baden-Baden, Haydock e Royal Ascot, infine Capannelle. The ‘Beast from the East’ sorprese tutti con quello sparo nell’Abbaye G1 di Longchamp dove vinse ma la partenza fu richiamata senza che lui fu mai insignito ufficialmente di quel risultato. Peccato, ma in sostanza aveva vinto (VIDEO CORSA QUI).
Da quel momento non fu mai riproposto a quel livello, complice anche qualche problema di troppo ai piedi. Alla fine del 2008 venne a Roma per vincere di 10 lunghezze l’Aloisi G3 di fronte al nostro miglior sprinter all’epoca, quel Black Mambazo ora stallone in Italia. La campagna britannica cominciò nel 2009, ma non corse mai per quei contrattempi, poi venne arrestato il suo proprietario, poi cambiò allenatore da Sandor Ribarszki a Jozef Roszival. Nel 2010 è tornato con una vittoria dopo 15 mesi di inattività esplodendo in una prestazione memorabile a Kincsem Park a Budapest, ma con Cristophe Soumillon a bordo non fece lo stesso a Baden Baden nel Goldene Peitsche G2. Nel 2011 ancora un ritorno con vittoria ad Hoppegarten in G3, poi l’Inghilterra con i tentativi nelle Temple Stakes G2 (7°) ed un quarto nelle King’s Stand Stakes G1 di Ascot. Nel 2012 era in procinto di correre a Meydan nella notte della Dubai World Cup ma un altro infortunio ne ha compromesso la carriera. L’ultima prima dell’addio alle pista è stata ancora a Capannelle nell’Aloisi G3 2011, battendo Dagda Mor. Eroe nazionale in Ungheria, è stato premiato come ‘sports personality of the year’ proprio ne 2008 ed incoronato Champion European sprinter nello stesso anno. Overdose funzionava come stallone presso il Vollblutgestüt Lindenhof in Germania al tasso di €4,000
La sua eredità dura grazie ai primi foal nati dalla prima stagione in razza presso l’Haras de l’Aumonerie in Normandia, proprio ad inizio 2015. Peccato, avrebbe potuto fare di più! La sua carriera si è chiusa con 19 corse disputate e 16 vittorie di cui 4 a livello di Gruppo. Meno una. La più bella, quella dell’Abbaye, non gli è stata mai riconosciuta.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A GIOVEDÌ, LUGLIO 02, 2015