Tanto vince sempre lui. Aidan O’Brien ha riportato per la quinta volta nella sua carriera le Oaks. Non con la prima. Non con la seconda e nemmeno con la terza. Bensì la quarta scelta dell’arsenale di Ballydoyle, e cioè quella
Qualify(Fastnet Rock) che ha procurato una sorpresa a 50/1 (!!) con la cavalla della sciura Regalado-Gonzalez, battendo
Legatissimo (Danehill Dancer), vincitrice di 1000 Ghinee irlandesi, allenata da David Wachman per i colori di Tabor, Smith e Magnier con Ryan Moore in sella, con un finale intenso e vibrante. La figlia di
Fastnet Rock (Danehill) che aveva corso senza esito le Moyglare Stud Stakes G1, le Debutante Stakes G2, il Juvenile G1 di Santa Anita e le 1000 Ghinee irlandesi ed inglesi senza mai piazzarsi, ha trovato il suo giorno di gloria dando fondo alle energie e sprintando in un varco con in sella Colm O’Donoghue che ha messo molto del suo nella vittoria. L’andatura è stata abbastanza svelta con
Star Of Seville (Duke Of Marmalade) in avanti a gestire la situazione, quando all’ingresso in dirittura si è cominciato a fare sul serio
Jack Naylor (Champs Elysees) ha provato l’affondo, parato da quelle davanti, mentre ai 600 Ryan Moore ha cominciato a chiamare la sua con una certa cattiveria agonistica e la Classica ha risposto alla grande. Ad un certo punto un quasi dramma si è consumato con
Together Forever(Galileo) all’attacco dall’interno, uno scarto da lei prodotto ha quasi buttato dentro lo steccato la compagna di banco
Diamondsandrubies (Fastnet Rock).
Insomma, il finale convulso ha certamente giocato a favore Qualify che, quatta quatta, si è piano piano prodotta in una bella progressione risolutiva. Al terzo posto è finita la Cumani
Lady Of Dubai (Dubawi) mentre la Jessica Harrington Jack Naylor è passata in un attimo da quarta a sesta, denotando limiti di tenuta. Male ha corso
Al Naamah (Galileo) “the most expensive filly of the year”, mentre la controfavorita
Crystal Zvezda (Dubawi) è apparsa deconcentrata in corsa tirando molto nella prima fase e rimanendo sul morso in retta. Il tempo finale è stato di 2m 37.41s (slow by 2.91s).
Per Aidan O’Brien è la quinta vittoria nelle Oaks, la prima giunse con Shahtoush nel 1998. Poi Imagine (2001), nel 2006 Alexandrova e Was nel 2012. Si tratta della prima Classica per O’Donoghue, battuto da Pour Moi nel Derby 2011 quando era in sella a Treasure Beach. L’ultima a vincere ad una quota shock fu quando Jet Ski Lady nel 1991 regalò il successo a Jim Bolger e Christy Roche.
Nelle Diomed un pizzico di Italia (ce n’era parecchia, con Marcret e Tullius) con
Arod (Teofilo), allevato da Alberto Panetta e montato da Andrea Atzeni, che ha risolto di forza la prova di G3 sui 1700 metri guadagnando la prima affermazione in carriera a livello di Pattern. Qui ad Epsom era giunto quarto nel Derby G1 dello scorso anno, e prima ancora a York era stato secondo nelle Dante Stakes G2, mentre successivamente ha corso con onore nelle Juddmonte International G1 e nelle Lockinge G1 di questa stagione dove si è reinventato miler fine. Il figlio di
Teofilo (Galileo), è andato in avanti sollecitato dal jockey di Nurri ed ha fatto perdere la strada di casa a
Tullius, finito poi quarto per andargli dietro, con
Custom Cut (Notnowcato) e
Complicit (Captain Rio) in lotta per le piazze. Il tempo finale è stato di 1m 43.09s (slow by 1.09s), ma una nuova carriera di miler per il fratellastro di
Raggiante e
Galidon, si è appena aperta.
Per la cronaca, Shifting Power (Compton Place) si è infortunato seriamente ma ancora non sappiamo con esattezza l’entità precisa del danno.